🔥 Liberiamoli tutti! - Numero #9
I dati della ricostruzione pubblica e privata in Centro Italia della piattaforma GE.DI.SI.
Liberiamoli tutti è un'iniziativa della campagna #DatiBeneComune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.
Tanti di questi dati sono inaccessibili alle persone e alle comunità che ne hanno più bisogno: non sono mai stati resi pubblici, sono pubblicati in formati di difficile utilizzo, o senza la documentazione necessaria per interpretarli correttamente.
Vogliamo pubblicare quei dati utili alle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna e che vorranno segnalarci un vuoto informativo che, se colmato, renderebbe le loro azioni più utili, efficaci e interessanti.
Liberiamoli tutti è aperta ad ogni contributo, se vuoi segnalarci o proporci dei dati da liberare, scrivici a 📧 info@datibenecomune.it.
Liberiamoli tutti! è ispirata al Data Liberation Project, un meraviglioso progetto di Jeremy Singer-Vine (👏).
🧮 I dati sui contributi per la ricostruzione, della piattaforma GE.DI.SI.
In questo numero liberiamo i (pochi) dati sui contributi, pubblicati nella piattaforma GE.DI.SI. (Gestione Digitale Sisma): è dedicata alla ricostruzione post-sisma in Centro Italia ed è operativa dal 16 gennaio 2023.
Una delle sezioni del sito è relativa all’elenco dei contributi per la ricostruzione, elencati in una tabella HTML, che abbiamo trasformato in una tabella di un foglio elettronico.
Le informazioni di base sono esigue e allora abbiamo utilizzato il CUP (Codice Unico Progetto) e il CIG (Codice Identificativo Gara) presenti in questa tabella, per correlare questi dati a quelli presenti in altre banche dati.
Abbiamo raccolto il tutto in questo foglio elettronico, diviso in fogli:
il foglio “gedisi”, con i dati di partenza estratti dalla pagina HTML della piattaforma;
il foglio “opencup”, con i dati estratti dalla piattaforma OpenCUP, che pubblica i dati sulle decisioni di investimento pubblico finanziate con fondi pubblici nazionali. Il codice CUP è stato usato per filtrare quelli di GE.DI.SI.;
il foglio “anac”, che contiene i dati estratti dalla banca dati dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), a partire dal CIG. In particolare qui abbiamo usato le API dell’ANAC, che consentono un’estrazione automatica dei dati;
il foglio “openbdap_cup”, che contiene i dati estratti dal portale della Ragioneria Generale dello Stato (OpenBDAP), a partire dal codice CUP, nelle modalità di ricerca via CUP descritte qui;
e infine il foglio “openbdap_cig”, nelle stesse modalità descritte sopra.
📝 Alcune note sui dati sorgente
Il requisito 2 delle Linee Guida Open Data italiane (“Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico”) prevede che le pubbliche amministrazioni debbano rendere disponibili i dati in formato aperto e leggibile meccanicamente, e almeno in formato CSV. Questo per renderne possibile un utilizzo efficace e adatto ai software di analisi dati.
Tuttavia, sul sito di riferimento, questo obbligo non viene rispettato, violando uno dei diritti digitali della cittadinanza (per farli valere, è utile questa guida).
🗣️ Il valore di questi dati
L’obiettivo di questa newsletter è fare venire in superficie non tanto una nuova tabella, quanto il valore che hanno i dati liberati.
Stavolta a raccontarcelo è Claudia Mazzanti, Programme Developer per ActionAid Italia, si occupa di politiche e progetti nell’area del disaster risk management.
Sono molte le cose da dire su questi dati. La prima, senza dubbio, è che sono frutto di un articolato lavoro svolto da persone con specifiche competenze tecniche. Solo chi sa destreggiarsi in questo mondo riesce a risalire alle fonti e restituire un dataset in grado di avere in un unico foglio elettronico una quantità notevole di dati e informazioni, anche se per un numero limitato di interventi di ricostruzione privata. Già perché dobbiamo preannunciarvi che i progetti per i quali è stato possibile fare questo lavoro di estrazione sono 500, a fronte di più di 31.000 presentati e 19.848 avviati (fonte: Report Commissario Straordinario Sisma 2016, maggio 2024). Impossibile per una persona non del settore arrivare a questo risultato!
Con il foglio di dati “liberati” è possibile geolocalizzare i progetti e costruire delle mappe interattive, calcolare i finanziamenti dedicati alla ricostruzione privata per ogni comune del cratere sismico 2016-2017, capire che tipologie di interventi sono stati ammessi a finanziamento e dove. Inoltre, è possibile recuperare informazioni sulla gara d’appalto associata a ogni singolo progetto. Tutto questo però riguarda solo quei 500 progetti su oltre 19.000, stiamo parlando del 2,52% del totale degli interventi già avviati! Pensiamo che si debba e si possa fare di più in tema di trasparenza!
Per questo un gruppo di organizzazioni che si riconosce nelle richieste portate avanti dalle campagne Sicuriperdavvero e DatiBeneComune, in nome di un agire amministrativo trasparente e conforme agli indirizzi europei in materia, ha inviato una lettera al Commissario Straordinario Sisma ‘16, il senatore Guido Castelli.
In questa si esprime preoccupazione per l’assenza di dati aperti e in formati riutilizzabili e in essa si chiede con urgenza di restituire ai cittadini e alle cittadine italiane, che finanziano gli interventi attraverso la contribuzione fiscale, un maggiore livello di completezza e accessibilità sui dati della ricostruzione, sottolineando la necessità di fornire informazioni più precise alle popolazioni colpite sul presente e il futuro dei propri territori. Ad oggi i dati della ricostruzione pubblica e privata sono contenuti in report semestrali PDF pubblicati sulla pagina web del Commissario Straordinario Sisma ‘16, non resi pubblici e riutilizzabili perché sotto forma di aggregazioni
A distanza di otto anni dalle scosse che hanno colpito il Centro Italia, ancora non ci sono informazioni e dati puntualmente aggiornati, completi e accessibili; ciò costituisce una grave carenza in primis nei confronti di chi è stato colpito dal sisma!
Chi siamo
"Liberiamoli tutti" di datiBeneComune è promossa da ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia.
#DatiBeneComune è una campagna lanciata il 9 novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in formato aperto e accessibile i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Oggi la campagna è impegnata della richiesta di dati aperti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e su tutte le politiche e questioni di pubblico interesse.
Con “Liberiamoli tutti” vogliamo fare un altro passo per costruire una comunità di persone, organizzazioni e altre realtà attorno ai dati liberati ed al loro utilizzo e per contribuire a promuovere la cultura dei dati aperti.