Liberiamoli tutti è un'iniziativa della campagna #DatiBeneComune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.
Tanti di questi dati sono inaccessibili alle persone e alle comunità che ne hanno più bisogno: non sono mai stati resi pubblici, sono pubblicati in formati di difficile utilizzo, o senza la documentazione necessaria per interpretarli correttamente.
Vogliamo pubblicare quei dati utili alle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna e che vorranno segnalarci un vuoto informativo che, se colmato, renderebbe le loro azioni più utili, efficaci e interessanti.
I dati saranno "liberati" tramite questa newsletter (le altre qui).
Liberiamoli tutti è aperta ad ogni contributo, se vuoi segnalarci o proporci dei dati da liberare, scrivici a 📧 info@datibenecomune.it.
Liberiamoli tutti! è ispirata al Data Liberation Project, un meraviglioso progetto di Jeremy Singer-Vine (👏).
🧮 I dati sui beneficiari del 5 per mille 2022
In questo numero pubblichiamo l'elenco complessivo dei beneficiari del cinque per mille (5x1000) 2022.
È un meccanismo di sostegno economico che permette ai contribuenti di destinare una quota pari allo 0,5% delle proprie imposte sul reddito a favore di organizzazioni senza scopo di lucro, enti di ricerca scientifica o sanitaria, associazioni sportive dilettantistiche, e altre realtà che svolgono attività di interesse sociale.
➡️ La fonte dei dati è questa pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ancora una volta però sono informazioni pressoché inutilizzabili, perché “intrappolate” in file PDF.
Non sono leggibili meccanicamente, ed è quindi impossibile fare dei conteggi, aggregare, filtrare, correlare con altri dati.
Li abbiamo resi disponibili in formato CSV, come google sheet (e anche in formato parquet
). In origine sono 6 PDF per circa 2.300 pagine complessive.
👉 Maggiori dettagli sui dati estratti qui.
📝 Alcune note sui dati sorgente
Dovrebbero essere pubblicati anche in un formato "leggibile meccanicamente" (ad esempio una tabella in formato CSV, XLSX, ODS, ecc.).
Lo prevedono le norme e linee guida italiane sui dati della Pubblica Amministrazione. Tra questi l'articolo 6 del Decreto Legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, che rimanda a sua volta all'articolo 2, che stabilisce che gli enti pubblici devono utilizzare formati di dati che favoriscano la loro riutilizzazione.
Abbiamo per questa ragione inviato una segnalazione in merito al Difensore civico per il digitale, che tutela i diritti di cittadinanza digitali e siamo in attesa della sua valutazione.
Nei file PDF originali ci sono i nomi dei Comuni, ma non il loro codice Istat. Questo rende più complesso il confronto e l’incrocio con altri dati: per questa ragione, abbiamo aggiunto i codici comunali.
🗣️ Il valore di questi dati
Anche stavolta per noi è importante fare venire in superficie non tanto una nuova tabella, quanto il valore che hanno i dati liberati.
Stavolta è Info cooperazione a raccontarcelo.
Il cinque per mille dell’IRPEF è uno degli strumenti attraverso i quali si sostanzia concretamente la relazione di fiducia tra le organizzazioni del Terzo Settore e i cittadini. Ogni anno, dal 2006 ad oggi, un numero crescente di contribuenti italiani destina questa piccola porzione del suo IRPEF alle organizzazioni non profit e agli altri enti iscritti agli elenchi dell’Agenzia delle Entrate.
I dati liberati questo mese si riferiscono alle dichiarazioni dei redditi del 2022 e riguardano 16.519.300 cittadini che hanno messo la loro firma per il cinque per mille, nella maggior parte dei casi indicando uno specifico ente al quale destinarlo. Si tratta di risorse importanti, sia in termini assoluti, che in termini di rilevanza per migliaia di organizzazioni che operano nel volontariato, nella ricerca scientifica e sanitaria, oltre che per i Comuni, le Università e le associazioni sportive dilettantistiche.
Un tesoretto da 525 milioni di euro costituito da donazioni del valore medio di 31,69 euro per ciascuna firma. Firme che rappresentano spesso un’appartenenza, un sostegno, un’adesione a grandi cause o ideali per cui milioni di cittadini si fidano delle organizzazioni della società civile.
Conoscere i dati relativi al 5 per mille e poterli analizzare, visualizzare e comparare può essere molto importante sia per le organizzazioni che per i cittadini. Per le organizzazioni rappresenta un esercizio di trasparenza oltre che di analisi. I dati sul 5 per mille fino ad oggi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate in formato .pdf hanno sempre ostacolato una loro completa fruizione.
La sola pubblicazione di un dato infatti, non lo rende trasparente se questo non è accessibile, leggibile, fruibile e, perché no, appetibile.
Comunicare significa mettere a disposizione determinate informazioni, valorizzandole e raccontandole.
Per questo motivo anche su Info Cooperazione abbiamo spesso cercato di estrapolare dati significativi dagli interminabili .pdf per renderli disponibili sotto forma di analisi e trend. Dai dati liberati infatti si possono ottenere informazioni rilevanti: le firme degli italiani crescono in tutti i settori, lo sport segna un +6,4% di firme, la cultura +17% e le aree protette +34%, stabili invece quelle destinate a Onlus ed Ets. Interessante anche l’analisi geografica dei dati: dalle regioni del centro nord proviene il 90 % del valore totale raccolto, a fronte del 78 % di dichiarazioni effettuate.
Per il futuro speriamo che siano le stesse istituzioni a liberare i dati, anzi a non imprigionarli! Per quanto riguarda il mondo del Terzo Settore, una speranza in questo senso è costituita dal RUNTS, Registro unico del Terzo settore, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a seguito della Riforma del 2017. Dopo una lunga gestazione i primi dati degli oltre 119mila enti iscritti al Registro sono digitalmente accessibili a tutti i cittadini. Statuti, bilanci, rappresentanti legali e altri dati di trasparenza che potranno ulteriormente contribuire a costruire fiducia tra cittadini e Terzo settore.
Ma la strada sembra essere ancora lunga, la prima versione del database del RUNTS messa online a dicembre scorso ha funzionalità limitate e un’interfaccia non proprio friendly. Uno strumento che sicuramente sarà migliorato con il tempo ma che sconta già in partenza un errore di impostazione: all’interno del RUNTS si è scelto di non rendere obbligatorio alle organizzazioni di presentare i dati del bilancio in formato XBRL accanto al pdf, scelta che non permetterà mai di avere in tempo reale tutti i dati possibili nel database.
Chi siamo
"Liberiamoli tutti" di datiBeneComune è promossa da ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia.
#DatiBeneComune è una campagna lanciata il 9 novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in formato aperto e accessibile i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Oggi la campagna è impegnata della richiesta di dati aperti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e su tutte le politiche e questioni di pubblico interesse.
Con “Liberiamoli tutti” vogliamo fare un altro passo per costruire una comunità di persone, organizzazioni e altre realtà attorno ai dati liberati ed al loro utilizzo e per contribuire a promuovere la cultura dei dati aperti.