🔥 Liberiamoli tutti! - Numero #3
I dati sulle erogazioni ai partiti politici, del progetto Soldi e Politica
Liberiamoli tutti è un'iniziativa della campagna #DatiBeneComune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.
Tanti di questi dati sono inaccessibili alle persone e alle comunità che ne hanno più bisogno: non sono mai stati resi pubblici, sono pubblicati in formati di difficile utilizzo, o senza la documentazione necessaria per interpretarli correttamente.
Vogliamo pubblicare quei dati utili alle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna e che vorranno segnalarci un vuoto informativo che, se colmato, renderebbe le loro azioni più utili, efficaci e interessanti.
I dati saranno "liberati" tramite questa newsletter (le altre qui).
Liberiamoli tutti è aperta ad ogni contributo, se vuoi segnalarci o proporci dei dati da liberare, scrivici a 📧 info@datibenecomune.it.
Liberiamoli tutti! è ispirata al Data Liberation Project, un meraviglioso progetto di Jeremy Singer-Vine (👏).
🧮 I dati sulle erogazioni ai partiti politici, del progetto “Soldi e Politica”
In questo numero pubblichiamo alcuni dei dati più importanti che Transparency International Italia ha usato per l'aggiornamento della piattaforma soldiepolitica.it.
Soldi e Politica è parte del progetto Integrity Watch, che si propone di raccogliere e analizzare i dati riferiti a titolari di cariche, parlamentari e membri dei governi, per offrire una panoramica sull’integrità della politica in tutta Europa. Coinvolge attivamente 15 Paesi dell’Unione europea i cui dati vengono resi disponibili su piattaforme dedicate.
In Italia il monitoraggio è attivo dal 2019 e fornisce una panoramica unica sui contributi ricevuti dai partiti e movimenti politici nazionali e dai soggetti a loro collegati. La piattaforma permette di ricercare, classificare e filtrare tutte le informazioni in maniera intuitiva e si propone di contribuire ad aumentare la trasparenza e migliorare l’accesso alle informazioni, consentendo il monitoraggio di potenziali conflitti d’interesse, influenze illecite e corruzione.
I dati sono stati raccolti e rielaborati dalle seguenti fonti:
i siti internet di partiti e movimenti politici nazionali;
le dichiarazioni congiunte depositate presso la Presidenza della Camera dei deputati dai partiti e dagli eletti.
Ancora una volta però sono informazioni pressoché inutilizzabili, perché intrappolate in file PDF.
Non sono leggibili meccanicamente, ed è quindi impossibile fare dei conteggi, aggregare, filtrare, correlare con altri dati.
Due le tabelle di dati liberate con questo numero:
“persons”, contenente i membri del Parlamento e del Governo, ricavati da fonti pubbliche e consultabili sui siti della Camera dei deputati e del Senato (dati.camera.it e dati.senato.it);
“political_finance”, contenente i contributi forniti da persone fisiche, giuridiche, associazioni, fondazioni o altri enti a partiti o movimenti politici e a soggetti a loro collegati, raccolti manualmente da Transparency International Italia attraverso l’analisi degli elenchi delle erogazioni ricevute pubblicati sul sito del Parlamento e delle dichiarazioni presenti nei siti dei partiti.
Li abbiamo resi disponibili in formato CSV (e anche in formato parquet
).
👉 Maggiori dettagli qui.
📝 Alcune note su questi dati
Questi dati dovrebbero essere pubblicati anche in formati "leggibile meccanicamente" (ad esempio una tabella in formato CSV, XLSX, ODS, ecc.) per due ragioni fondamentali:
lo prevedono le norme e linee guida italiane sui dati della Pubblica Amministrazione. Tra questi l'articolo 6 del Decreto Legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, che rimanda a sua volta all'articolo 2, che stabilisce che gli enti pubblici devono utilizzare formati di dati che favoriscano la loro riutilizzazione;
dare la possibilità alle persone di esercitare un controllo informato sul finanziamento dei partiti politici, senza minare la fiducia nelle istituzioni democratiche.
Abbiamo per questa ragione inviato una segnalazione in merito al Difensore civico per il digitale, che tutela i diritti di cittadinanza digitali.
L’ufficio del Difensore l’ha valutata “non manifestamente infondata” (che è il modo formale per affermare che è stata ritenuta corretta) e ha proceduto alla trasmissione della medesima alla Camera dei Deputati.
Rimaniamo in attesa di vedere se qualcosa cambierà nei prossimi mesi.
➡️ Perché se non sono aperti questi dati, paradossalmente è quasi inutile pretendere e chiedere che siano aperti tanti altri dati che ancora non lo sono.
🗣️ Il valore di questi dati
Questi dati sono stati curati e liberati da Transparency International Italia, che è una delle organizzazioni che ha dato vita e anima “Liberiamoli tutti!". Chiedere a loro quale fosse il valore di questi dati, era il minimo.
A febbraio 2024 abbiamo aggiornato i dati sul finanziamento della politica in Italia sulla piattaforma soldiepolitica.it. Dal 2019 ad oggi abbiamo raccolto, illustrato e pubblicato le informazioni sulle donazioni verso politici, partiti e associazioni politiche e sulle partecipazioni e ruoli in aziende private dei politici.
Ma dove si trovano questi dati? Da quando abbiamo iniziato a cercarli ci siamo resi conto che rintracciarli era complicato perché le fonti erano tante e diverse e i formati variavano da documento a documento e non erano facilmente leggibili. L’obiettivo era quello di costruire una piattaforma che offrisse alla cittadinanza un’informazione chiara e accessibile ma con le diverse fonti e i tanti formati non era affatto facile. Per poterli “leggere” occorreva rielaborarli: pulirli, confrontarli e poi riorganizzarli per renderli visualizzabili sulla piattaforma soldiepolitica.it.
La raccolta dei dati e il lavoro di pulizia e standardizzazione è stato lungo e impegnativo. Abbiamo dovuto fare un laborioso lavoro manuale di riorganizzazione per ottenere un dataset completo e aggiornabile. Il passaggio alle rappresentazioni grafiche della piattaforma ha comportato un ulteriore sforzo di progettazione e lavorazione.
Qual è allora il valore di questi dati? La difficoltà di fornire una panoramica completa sui contributi ricevuti dai partiti e movimenti politici nazionali e dai soggetti a loro collegati crea problemi di trasparenza e di responsabilità della classe politica. Poter offrire un’informazione puntuale, chiara e accessibile sulla politica e sulle sue attività e relazioni influisce sulla fiducia della cittadinanza, anche quando si reca alle urne per la scelta dei propri rappresentanti, poiché permette di fare delle scelte informate e consapevoli.
Sul Report Soldi e Politica abbiamo analizzato lo stato dell’arte dell’integrità politica in Italia alla luce di questi dati e delle evoluzioni del contesto normativo in atto in questi anni. Abbiamo raccomandato un ripensamento dell’attuale legislazione sul finanziamento della politica, anche in funzione di un miglioramento della trasparenza del processo di finanziamento, tale da offrire una piattaforma pubblica centralizzata con dati accessibili e di qualità secondo i migliori standard open data. Alcuni di questi standard sono già previsti dall’attuale normativa (d.lgs. n.36/2006) e regolati dalle linee guida open data sull’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico.
Anche la Commissione Europea, nell’ultima Relazione annuale sullo Stato di diritto, ha raccomandato all’Italia di introdurre un registro elettronico unico e centralizzato, con i dati del finanziamento della politica pubblicati anche in formato machine-readable, per assicurare un accesso ai dati libero ma anche tempestivo, coerente e comprensibile. Migliorare l’accessibilità e la qualità dei dati sul finanziamento della politica e sugli interessi privati è fondamentale per garantire reale trasparenza e accountability della classe politica e per prevenire fenomeni di corruzione, conflitti di interesse e influenze illecite.
Chi siamo
"Liberiamoli tutti" di datiBeneComune è promossa da ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia.
#DatiBeneComune è una campagna lanciata il 9 novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in formato aperto e accessibile i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Oggi la campagna è impegnata della richiesta di dati aperti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e su tutte le politiche e questioni di pubblico interesse.
Con “Liberiamoli tutti” vogliamo fare un altro passo per costruire una comunità di persone, organizzazioni e altre realtà attorno ai dati liberati ed al loro utilizzo e per contribuire a promuovere la cultura dei dati aperti.