🔥 Liberiamoli tutti! - Numero #12
I dati sui Codici Unici Progetto e i Codici Identificativi Gara dei progetti del PNRR
Liberiamoli tutti è un'iniziativa della campagna #DatiBeneComune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.
Tanti di questi dati sono inaccessibili alle persone e alle comunità che ne hanno più bisogno: non sono mai stati resi pubblici, sono pubblicati in formati di difficile utilizzo, o senza la documentazione necessaria per interpretarli correttamente.
Vogliamo pubblicare quei dati utili alle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna e che vorranno segnalarci un vuoto informativo che, se colmato, renderebbe le loro azioni più utili, efficaci e mirate.
Liberiamoli tutti è aperta ad ogni contributo, se vuoi segnalarci o proporci dei dati da liberare, scrivici a 📧 info@datibenecomune.it.
Liberiamoli tutti! è ispirata al Data Liberation Project, un meraviglioso progetto di Jeremy Singer-Vine (👏).
📅 Incontriamoci!
Nell'ultimo anno alcune delle organizzazioni che curano questa newsletter hanno lavorato ai dati su fondi europei e ne sono nati degli approfondimenti giornalistici, podcast e persino un libro! Unisciti a noi all'evento del progetto AwareEU. Saremo a:
Milano, il 6 maggio 2025 presso il locale Rob de Matt - Via Enrico Annibale Butti, 18, 20158 Milano MI
Palermo, il 16 maggio 2025 al Cre-zi Plus – Cantieri Culturali della Zisa - Via Paolo Gili, 4, 90138 Palermo PA
Roma, il 23 maggio 2025 presso la Rappresentanza della Commissione Europea - Via Quattro Novembre, 149, 00187 Roma RM
👉 Più info su: https://awareeu.osservatoriocivicopnrr.it/eventi/
Non mancare!
🧮 I dati sui Codici Unici Progetto e i Codici Identificativi Gara dei progetti del PNRR
Il portale dei dati aperti sul PNRR (Italiadomani) pubblica i dati sulle gare del PNRR. Ad aprile del 2025 i progetti associati a un Codice Identificativo Gara (CIG) sono circa 40.000.
Se invece si incrociano i dati aperti del PNRR con quelli pubblicati da ANAC - sulle coppie Codice Unico Progetto (CUP), Codice Identificativo Gara (CIG) - i progetti associati salgono a circa 120.000.
Gestire i dati sulle gare è complesso, non solo per i possibili disallineamenti tra le banche dati, ma anche per la presenza di relazioni non semplici tra CUP e CIG, che possono essere di tipo uno-a-molti (1:N) o molti-a-uno (N:1). Inoltre, alcune gare sono relative a servizi accessori o spese non direttamente collegate a un progetto, come spiegato anche nelle FAQ ufficiali (vedi domanda “Il dataset Gare dei progetti del PNRR riporta tutte le gare bandite per i progetti PNRR?”).
Alcune procedure di aggiudicazione, pur presenti nei dati ANAC, potrebbero non risultare associate in Italiadomani.
Questo può succedere:
perché l'associazione è ancora in corso,
oppure perché il Soggetto Attuatore o il RUP ha valutato che si tratta di spese esterne al progetto principale.
Infine, alcune misure del PNRR non prevedono gare d'appalto: ad esempio i progetti per assunzioni di personale, strumenti finanziari, attività di ricerca, formazione, crediti d'imposta o concessioni di incentivi.
In questo numero facciamo qualcosa di diverso da quelli passati: pubblichiamo dati che sono già predisposti per essere elaborati e analizzati, dati già “liberi”, ma ci occupiamo di metterli in relazione e aggiornarli automaticamente in modo periodico. Due i file pubblicati e ti lasciamo approfondire i dettagli in autonomia.
Il vantaggio è quello di avere elementi per monitorare circa il triplo dei progetti già associati a una gara.
🗣️ Il valore di questi dati
L’obiettivo di questa newsletter è fare venire in superficie non tanto una nuova tabella, quanto il valore che hanno i dati liberati.
Stavolta a raccontarcelo è Luigi Reggi, un ricercatore specializzato in politiche pubbliche per la trasparenza amministrativa, open government e monitoraggio partecipativo.
CUP, CIG e RUP: un tesoro nascosto nella burocrazia.
Di Luigi Reggi
Due anni fa, quando abbiamo iniziato a esplorare i dati pubblicati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) sugli appalti pubblici, ci sembrava di avere scoperto una miniera d’oro nascosta sotto tonnellate di burocrazia. Il nostro obiettivo era semplice: aiutare qualsiasi cittadino a capire davvero come vengono spesi i fondi del PNRR nella propria città.
Ogni progetto pubblico finanziato ha un codice univoco, il CUP (Codice Unico Progetto, appunto). Ogni appalto collegato al progetto ha un altro codice, il CIG (Codice Identificativo di Gara). Sembrerebbe semplice, no? Eppure, questa connessione preziosissima tra progetto e appalto resta sepolta in dataset incomprensibili ai non esperti. Le informazioni risultano infatti poco accessibili e raramente comunicate al grande pubblico, perché richiedono competenze tecniche avanzate per la gestione di dataset complessi e contenenti milioni di record.
Da oltre due anni, Monithon sta lavorando proprio per rendere utilizzabili questi dati nascosti, facilitando concretamente il compito dei cittadini che vogliono partecipare al monitoraggio civico dei progetti PNRR. Con monitoraggio civico intendiamo l'attività svolta dai cittadini per verificare direttamente l’avanzamento, la qualità e l’efficacia dei singoli progetti finanziati con risorse pubbliche. Su circa 1400 monitoraggi condotti negli ultimi anni, oltre 30 riguardano progetti finanziati dal PNRR.
Questo lo facciamo principalmente in due modi:
Identificazione dei Responsabili Unici del Procedimento (RUP)
Un problema frequente per i cittadini che vogliono monitorare un progetto pubblico è individuare con precisione il referente istituzionale a cui rivolgersi per informazioni dettagliate. I dati degli appalti ANAC permettono di risalire facilmente al nome e al cognome del dirigente incaricato, cioè il RUP, semplificando il contatto diretto e l'accesso a documenti e informazioni.
Ad esempio, nell’ambito del laboratorio universitario sul monitoraggio civico coordinato da Carmela Barbera e da me presso l’Università di Bergamo, a inizio Aprile 2025 gli studenti hanno selezionato alcuni progetti finanziati dal PNRR tramite il portale Italia Domani, scegliendo interventi con una quota significativa di pagamenti già effettuati (almeno il 20-30%), per garantire che fossero effettivamente in fase avanzata di attuazione. Tra questi:
Riduzione delle perdite nelle reti idriche della provincia di Bergamo;
Razionalizzazione dell’ex Convento della Maddalena destinato ai nuovi uffici giudiziari di Bergamo;
Restauro del Parco di Monza;
Realizzazione di un Centro del Riuso in via Cremasca.
Grazie a una versione semplificata della tabella CUP-CIG fornita da Andrea Borruso dell’Associazione Ondata, che ha filtrato i dati mantenendo solo quelli finanziati dal PNRR, gli studenti hanno potuto facilmente cercare in un file CSV i CIG corrispondenti ai CUP dei progetti scelti. Questo ha permesso loro di individuare rapidamente i RUP responsabili degli interventi andando a cercare sul sito dell’ANAC (sezione “Analytics” – e facendo un “filtro per CIG” in alto a sinistra) e quindi avviare interviste mirate ai singoli responsabili, tuttora in corso. A qualcuno può sembrare un’ovvietà, ma questo collegamento tra progetti e appalti è frutto di un grande lavoro delle autorità nazionali italiane, e non è così semplice individuarlo negli altri paesi europei.
Monitoraggio civico diretto e approfondito sui singoli appalti
Una seconda modalità, più articolata, è stata sperimentata con successo nel progetto europeo iMonitor (2024-2025). Attraverso un template di monitoraggio appositamente sviluppato e disponibile sulla piattaforma Monithon.eu, i cittadini possono valutare singolarmente gli appalti, analizzando aspetti quali i tempi di esecuzione, la trasparenza delle procedure e la qualità delle opere realizzate.
Giusto un esempio. Fabio Farag, tirocinante di Monithon Europe, ha condotto un monitoraggio approfondito sul progetto di riqualificazione delle aree verdi dei parchi Falcone-Borsellino e Paradiso a Grugliasco (Torino), nell’ambito del Laboratorio dell’Università di Torino Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori. I risultati del monitoraggio hanno evidenziato positivamente l’attenzione all'accessibilità e alla sostenibilità ambientale, attraverso l'uso di materiali riciclati e la cura della progettazione degli spazi. Tuttavia, sono emerse criticità significative riguardo la complessità delle procedure burocratiche imposte dalle regole del PNRR, che rischiano di rallentare l’attuazione del progetto, e una generale carenza di comunicazione e partecipazione attiva della cittadinanza. Questi risultati sono stati presentati alle autorità nazionali ed europee competenti durante un incontro svoltosi a Torino nel giugno 2024.
Nel corso di quest’anno, utilizzando la tabella CUP-CIG, Fabio ha potuto identificare l’appalto principale collegato al progetto e il soggetto appaltatore, verificando anche la presenza di un subappalto. Ha intervistato sia il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) sia l’assessore competente per raccogliere informazioni dettagliate sull'avanzamento dei lavori e sulla corrispondenza di quanto realizzato con la descrizione contenuta nel contratto di appalto – verifica per la quale occorre aspettare uno stadio più avanzato dei lavori.
Non è solo un esperimento: quest’anno l’attività di monitoraggio ha riguardato 96 appalti in 4 paesi europei, facendo scoperte interessanti.
Rendere questi dati alla portata di tutti
Certamente, i dati sugli appalti non esauriscono tutte le esigenze del monitoraggio civico, specialmente per quanto riguarda la verifica concreta dell’efficacia e dell’impatto degli interventi, che implica la raccolta di nuovi dati da parte degli interessati. Tuttavia, rappresentano un tassello che semplifica significativamente l'accesso a informazioni cruciali e migliora la qualità del dialogo tra cittadini e amministrazioni pubbliche.
Liberare e rendere più accessibili questi dati significa molto più che rendere trasparenti i progetti pubblici: vuol dire restituire ai cittadini la possibilità concreta di incidere sulla qualità delle opere e dei servizi che migliorano la vita delle loro comunità.
È importante che le amministrazioni pubbliche continuino il lavoro di semplificazione dell’accesso a queste fonti informative, specialmente quelle che richiedono un approccio distribuito e il contributo di numerose comunità di cittadini per sprigionare tutto il loro valore. Solo lo sguardo attento delle comunità territoriali può aiutare a far sì che milioni di progetti e relativi appalti avvengano secondo i principi di legalità, efficienza ed efficacia.
Per far questo, però, non basta pubblicare tabelle e relativa descrizione: occorre uno sforzo di comunicazione per rendere questi dati più facili da consultare e visualizzare, ad esempio attraverso approcci semplificati e portali più semplici da usare come OpenCoesione - dei quali, per quanto riguarda gli investimenti del PNRR, ancora non vi è traccia.
Chi siamo
"Liberiamoli tutti" di datiBeneComune è promossa da ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia.
#DatiBeneComune è una campagna lanciata il 9 novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in formato aperto e accessibile i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Oggi la campagna è impegnata della richiesta di dati aperti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e su tutte le politiche e questioni di pubblico interesse.
Con “Liberiamoli tutti” vogliamo fare un altro passo per costruire una comunità di persone, organizzazioni e altre realtà attorno ai dati liberati ed al loro utilizzo e per contribuire a promuovere la cultura dei dati aperti.