🔍Dati e carceri: vedere per comprendere
Una data visualization sul sovraffollamento nelle carceri italiane
Liberiamoli tutti è un'iniziativa della campagna #DatiBeneComune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.
Tanti di questi dati sono inaccessibili alle persone e alle comunità che ne hanno più bisogno: non sono mai stati resi pubblici, sono pubblicati in formati di difficile utilizzo, o senza la documentazione necessaria per interpretarli correttamente.
Vogliamo pubblicare quei dati utili alle tante organizzazioni che hanno aderito alla campagna e che vorranno segnalarci un vuoto informativo che, se colmato, renderebbe le loro azioni più utili, efficaci e interessanti.
Liberiamoli tutti è aperta ad ogni contributo, se vuoi segnalarci o proporci dei dati da liberare, scrivici a 📧 info@datibenecomune.it.
Liberiamoli tutti! è ispirata al Data Liberation Project, un meraviglioso progetto di Jeremy Singer-Vine (👏).
👉 Introduzione
Crediamo che l’accesso ai dati sia uno dei passi per rendere visibili realtà spesso trascurate. Per questo siamo felici di presentare il lavoro di Valeria Beccari, grafica, data designer e illustratrice freelancer, che ha trasformato numeri e tabelle in una potente narrazione visiva sul sovraffollamento nelle carceri italiane.
Valeria ha scoperto i dati grazie al numero 11 della nostra newsletter, in cui abbiamo pubblicato informazioni sulle condizioni del sistema penitenziario. Partendo da quei dataset, ha creato un’infografica che mette in luce il divario tra capienza regolamentare e presenze effettive, oltre alla carenza di personale penitenziario, due fattori che contribuiscono al disagio e alla drammaticità della vita carceraria.
Il suo lavoro dimostra quanto sia d’aiuto rendere i dati accessibili, affinché possano essere letti, compresi e raccontati da chi ha la capacità di tradurli in strumenti di consapevolezza.
Di nuovo un grazie a Riccardo Saporiti, che con la sua inchiesta per WIRED è stato di ispirazione per la liberazione di questi dati e a cascata per il lavoro di Valeria.
📊 Il sovraffollamento carcerario raccontato con la data visualization
A seguire il racconto di Valeria. Lavora principalmente nel mondo degli eventi e della comunicazione ma ambisce a collaborare più strettamente con testate giornalistiche, musei e piattaforme web per informare il pubblico su tematiche sociali e culturali. Quando non lavora disegna e scrive per il suo webtoon.
Fare una data visualization non è mai un processo veloce: la raccolta dei dati, che sono poi da inserire in uno spreadsheet da ordinare, modificare e tagliare a seconda delle necessità, è un processo lungo a seconda della quantità e difficile a seconda di come questi dati si presentano; fare una data visualization senza l'accesso a questi dati è proprio impossibile.
L'apporto che ha dato “Liberiamoli tutti!” è stato fondamentale per poter costruire il progetto che mostra il sovraffollamento nelle carceri italiane. Era da agosto 2024 che mi ero promessa di progettare qualcosa in grado di portare visibilità al problema, spinta dall'ennesimo articolo che parlava di suicidi dietro le sbarre. Indagando come potevo ho avuto accesso solo a un numero ristretto di dati formattati: la maggior parte erano in report lunghissimi e altri, ancora peggio, in formati non filtrabili e con cui era difficile lavorare in tempi decenti. Inevitabilmente, per mesi, il progetto era finito in secondo piano, nonostante continuassi a pensarci e i giornali continuassero a parlarne. A dicembre, però, esce la newsletter n.11 di Liberiamoli Tutti! e con essa una serie di CSV già ordinati; gestire i dati è stato molto più facile rispetto a mesi prima e mi ha consentito di virare la narrazione verso un focus specifico: il sovraffollamento e la mancanza di personale penitenziario, percezione che non era mai stata così chiara in precedenza. Con dati alla mano, la differenza tra polizia effettiva e quella prevista era spesso alta e la situazione più critica del previsto.
L'unione tra i diversi CSV di #DatiBeneComune e il report dell'Ufficio del Garante nazionale ha portato al risultato finale: una datavisualization che dimostra come moltissime delle nostre carceri abbiano un disagio interno tale da portare a condizioni di vita -- e talvolta morte -- ingestibili.
Non avere i dati nero su bianco non è solo importante per chi fa lavori come il mio ma dovrebbero essere un diritto di ognuno di noi verso la libera e consapevole informazione: avere i dati su qualche sito governativo ma senza un senso logico, con incongruenze o difficili da cercare e smistare equivale spesso a non averli affatto. Per chi poi non dispone di quelle conoscenze, tecniche o anche solo acquisite nel tempo, su come analizzare i dati dividendoli come meglio servono, l'apporto di realtà come ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia è incredibilmente importante.
Sotto degli estratti della data visualization e qui in versione completa, in formato PDF.




Chi siamo
"Liberiamoli tutti" di datiBeneComune è promossa da ActionAid Italia, OnData e Transparency International Italia.
#DatiBeneComune è una campagna lanciata il 9 novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in formato aperto e accessibile i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Oggi la campagna è impegnata della richiesta di dati aperti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e su tutte le politiche e questioni di pubblico interesse.
Con “Liberiamoli tutti” vogliamo fare un altro passo per costruire una comunità di persone, organizzazioni e altre realtà attorno ai dati liberati ed al loro utilizzo e per contribuire a promuovere la cultura dei dati aperti.
avevamo scritto in precedenza sul'importanza di considerare anche separatamente le strutture penitenziarie minorili, ma non abbiamo avuto ricontri.
PRESIDENTE
Sandro Libianchi
www.conosci.org
conosci2000@hotmail.com